RELAZIONI 2016 – RELAZIONE FINANZIARIA, PROGRAMMA DI LAVORO, ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI LAVORO E PIANO FINANZIARIO

1. RELAZIONE FINANZIARIA 2016

L’Ordinanza sulla rendicontazione finanziaria del contabile del bilancio (Gazzetta Ufficiale 3/2015) prescrive la forma e il contenuto dei rapporti finanziari, i periodi per i quali sono preparati, nonché gli obblighi e le scadenze per la loro presentazione. La presente ordinanza si applica ai consigli, ai rappresentanti e al coordinamento dei consigli e dei rappresentanti della città di Zagabria, che sono beneficiari di bilancio/fuori bilancio del bilancio della città di Zagabria. La suddetta normativa, all’articolo 27, paragrafo 1, prevede che gli utenti di bilancio e non di bilancio pubblichino le relazioni finanziarie annuali sui loro siti web entro otto giorni dalla data di presentazione. Il contenuto delle relazioni finanziarie per l’esercizio finanziario è prescritto dall’articolo 7, comma 5, lettera l.

2. PROGRAMMA DI LAVORO E ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI LAVORO PER IL 2016

Al fine di pianificare e spendere in modo trasparente i fondi di bilancio, pubblichiamo il programma di lavoro per l’anno in corso e il rapporto sull’attuazione del programma di lavoro per l’anno passato. Il programma di lavoro individua le attività programmatiche di particolare interesse per l’esercizio dei diritti e dei doveri dei rappresentanti per il miglioramento di tutti gli appartenenti alla minoranza nazionale italiana. Il programma è stato creato sulla base dell’accordo sui criteri per la creazione del programma del Consiglio e dei rappresentanti delle minoranze nazionali della Città di Zagabria.

3. PIANO FINANZIARIO 2016

Visto l’articolo 34, comma 3, della Legge Costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali (G.U. 155/02, 47/10, 80/10 e 93/11), il Rappresentante della Minoranza Nazionale Italiana del Comune di Zagabria il 31.12. Il 2015 porta il Piano Finanziario:

 

IL PRIMO SINDACO CONOSCIUTO DELLA CITTÀ DI ZAGABRIA

Considerato che la costruzione delle mura, delle torri e dei baluardi, in quanto il primo impegno dei coloni di Grič, durò 24 anni a partire dall’insediamento intorno allo scheletro della città reale, gli operai edili furono, senza alcun dubbio, gli artigiani zagabresi più antichi. “Durante la fortificazione della nuova città, costruendovi case e trasferendovi i loro palazzi, i nostri cittadini fedeli ebbero notevoli spese, incessante lavoro e danni gravissimi”, scrisse il re Béla IV nel 1266. La bolla d’oro, emanata il 16 novembre 1242 e chiamata così per il sigillo in oro, regolamentava l’insediamento della parte occidentale della collina zagabrese ed era il principale codice civico ed atto giudiziario penale. In breve, Gradec è diventata libera città regia ed i suoi abitanti conseguirono dei privilegi che consentirono un certo livello di autogoverno ovvero il diritto di eleggere l’autorità suprema della città ed il magistrato, il diritto al commercio ed al mercato. I podestà ed i magistrati venivano eletti tra ricchi commercianti, favoriti del re.

Il primo sindaco conosciuto che viene menzionato con il proprio nome nei documenti che risalgono addirittura al 1256, ovvero solo 14 anni dopo la concessione reale, come “capitano” di Gradec era un ricco uomo d’affari, favorito della dinastia degli Arpadović, COMESO PERCHINUS, chiamato Perkin (Perin) o Periklo, mercante di merci di lusso di origine veneta ed il principale protagonista della cosiddetta colonia veneta sul versante occidentale della collina zagabrese di Gradec. Dalla sua prima menzione documentata risulta che Perkin ricevette dal re il podere Glavnica ubicato nello Zelinsko prigorje in cambio delle merci veneziane preziose di valore pari a 120 marchi. Nel corso del boom del mercato immobiliare negli anni successivi, comprava e vendeva terreni da Sopnica fino a Pokupsko, anche facendo uso dei documenti contraffatti. Era considerato un ottimo consulente finanziario e così divenne nel 1266 “podestà” di Gradec. Béla IV, re d’Ungheria e di Croazia, gli era presumibilmente rimasto debitore e nel 1272 fu nominato capo della zecca regia di Gornji grad, dove venivano coniati i denari zagabresi.

La sua fine fu tragica. Al ritorno da Napoli, dove aveva svolto per il re d’Ungheria e di Croazia una missione diplomatica molto importante, venne ucciso in una imboscata di briganti. Perkin, il primo sindaco conosciuto, non realizzò una sola ambizione nella sua vita troppo breve – non prese il titolo di nobile!

Fonte: “Storie di Zagabria”, “Gli italiani a Zagabria” dott. Filip Škiljan

A cura di Oskar Arlant