Massimo D’Alema a Capodistria

Massimo D’Alema incontrerà i rappresentanti della CNI

CAPODISTRIA – Oggi l’On. Massimo D’Alema incontrerà i rappresentanti dell’Unione Italiana e della Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia. L’incontro si terrà presso la sede della Comunità degli Italiani di Capodistria. L’inizio è previsto per le ore 11,30. In un comunicato il segretario provinciale dei Democratici triestini, Dr. Francesco Russo, nella sua comunicazione sottolinea come l’incontro vuole ribadire l’interesse nei confronti della Comunità nazionale italiana, “rafforzando un rapporto in passato molto positivo ed un’attenzione per le problematiche legate alla vita dei nostri connazionali”.

La microstoria di ognuno di noi è la storia del nostro domani

Quando si parla di tematiche legate alle due sponde dell’Adriatico, risulta scontato e del tutto naturale farsi una chiacchierata con la Pofessoressa Sanja Roić, che da anni è impegnata nello stabilire le interferenze letterarie e culturali tra la Croazia e l’Italia.La  Professoressa Sanja Roić è nata a Pula ed docente presso il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Zagabria, ha pubblicato un centinaio di articoli scientifici e specialistici in Croazia, in Italia, in Germania, in Polonia, in Slovacchia ed in Romania. Ha, inoltre, pubblicato tre libri: Giambattista Vico. Letteratura, poetica, retorica (Zagabria, 1990), Il Filosofo allo specchio. Ritratti di Giambattista Vico (Zagabria, 1996) e  gli Stranieri (Zagabria, 2006). Ha curato, da sola o in collaborazione, cinque antologie scientifiche. Infine ha pubblicato numerose traduzioni in italiano (Frane Petrić, Macchiavelli, Giambattista Vico, Benetto Croce…). É stata ospite di molte Università quali Berlino, Chieti, Pescara, Trieste, Lubiana, Zara e Bari.

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“Dai rilevatori suggerimenti su religione e nazionalità”

ZAGABRIA Censimento, il Consiglio nazionale serbo denuncia irregolarità

“Dai rilevatori suggerimenti su religione e nazionalità”

ZAGABRIA – In Croazia il censimento della popolazione, iniziato il primo aprile, si è venuto già a trovare nell’occhio del ciclone. Il presidente del Consiglio nazionale serbo, Milorad Pupovac, ha denunciato presunte irregolarità riferite ai quesiti politicamente più scottanti, quelli sull’appartenenza nazionale e religiosa dei cittadini. Secondo Pupovac nel villaggio di Smilčić nell’entroterra dalmata e nel Comune di Viškovo presso Fiume, singoli rilevatori avrebbero suggerito ad alcuni intervistati di non dichiararsi di religione ortodossa. Inoltre a Borovo Naselje, presso Vukovar, alcuni rilevatori avrebbero detto ai cittadini che non era necessario dichiarare l’appartenenza nazionale e religiosa. Infine, secondo gli esponenti del Consiglio nazionale serbo, non tutti i rilevatori starebbero rispettando la norma che impone di avere appresso anche i questionari scritti nelle lingue minoritarie. Milorad Pupovac ha dichiarato che il problema di fondo sta nel fatto che il questionario, nonostante i suggerimenti dell’Eurostat, non contempla tutte le necessarie risposte sull’appartenenza etnica, religiosa e linguistica. Se si fosse ovviato a questa manchevolezza i rilevatori, hanno affermato gli esponenti della minoranza serba, non avrebbero potuto di loro spontanea volontà suggerire le “risposte” ai cittadini.